Descrizione
Titolo: Lavoro e libertà. Marx, Marcuse, Arendt – Ferruccio Andolfi
Il persistere di aspirazioni a una realizzazione nel lavoro, che i sostenitori della sua fine hanno forse liquidato troppo frettolosamente come inattuali, rende ancora utile una riflessione sull’utopia del lavoro divenuto bisogno vitale. Tuttavia l’autore segnala anche il rischio di includere in esso tutta la varietà delle dimensioni dell’esistenza. Per evitare una più sottile ideologia del lavoro realizzante, occorre puntare su un aldilà del lavoro che sia però capace di retroagire su di esso arricchendone il contenuto. Questo momento ulteriore è stato riposto abitualmente nel godimento o nel gioco. A partire da Marx o in contrasto con lui, altri teorici presi in esame – Marcuse, Arendt, esponenti del “Movimento antiutilitarista per le scienze sociali” (MAUSS) – ripropongono miti di liberazione del e dal lavoro, ricongiungendo o disgiungendo la sfera del lavoro e quella della libertà.