Descrizione
Titolo: L’amor morto di Stefano Scansani
Vincenzo I Gonzaga, in occasione della fortunatissima mostra la Celeste Galeria (540mila ingressi, la più visitata in Italia nell’autunno-inverno 2003) è diventato l’icona, vincolo e simbolo dell’evento. E precisamente il ritratto in piedi, realizzato da Peter Paul Rubens a Mantova attorno al 1608. Il principe è in armatura da pompa. Esibisce gli attributi del potere che corrono in sequenza sulla linea delle brache a sbuffo: scettro, cinturone, patta rigonfia, mano che branca la spada, ponte di San Giorgio, città, elmo da parata. Un dominatore, insomma. Ispiratore del personaggio verdiano di Rigoletto, della Nature du Prince di Roger Peirefitte e Una vergine per il principe di Pasquale Festa Campanile, il celebre Gonzaga è anche il protagonista di questo romanzo: simbolo della baldanza erotica mantovana, d’improvviso afflitta. Infatti il Duca dovette fare i conti, ancora giovane, con l’impotenza sessuale. Carte alla mano, con l’abilità e la forza del narratore, Stefano Scansani racconta in modo pungente e ironico come il Gonzaga, impotente, inviasse uno speziale in missione segreta per l’India, alla ricerca del farmaco che gli facesse ritrovare l’amor morto: il gusàno.