Descrizione
Titolo: La città tragica. L’(an)architettura come (de)costruzione di Alberto Bertagna
Il libro vuole essere un’occasione per riflettere sul rapporto, dialettico, tra architettura e paesaggio: partendo dalle categorie nietzschiane di “apollineo” e “dionisiaco”, l’Autore propone un originale punto di vista sull’architettura come disciplina “tragica” , votata – come la morale e la religione – alla propria autosoppressione, nel prevalere dell’indeterminato e dell’indefinito nello spazio contemporaneo. “La città tragica” mette in scena la tragedia della città. La città, che è l’oggetto della rappresentazione, ne diventa contemporaneamente il soggetto, interpretando se stessa come persona di una vicenda in cui dialetticamente si mostra in tutta la sua complessità: provando a definire i propri confini, tracciando il proprio spazio, ecco che lo consuma, e svanisce tragicamente la sua illusoria evidenza.