Descrizione
Titolo: Le avventure del vigile urbano Emiliano Poletti di Alberto Tinarelli
Un viaggio a bordo di un “tappeto orientale di buona fattura”, ha ancora una volta come punto di partenza uno scorcio preciso della città – (“Il ‘Listone’ che si trova in pieno centro, accanto al Duomo, e appare come una piazza lunga e stretta”), – ma poi si svolge prevalentemente nell’aria. Non è evidentemente un caso che l’autore prima che dal ‘Listone’ di Ferrara sia partito dalle acque del Castello abitate da Arturo, il primo pesce della storia ittica che ce la fa a organizzare un’agenzia di viaggi sottomarina e poi si spinge per acque sotterranee – effettivamente esistenti lungo un percorso che lo porta a incontrare personaggi – pesci noti alla cultura popolare e alla tradizione della civiltà delle acque, che parlano e agiscono come si addice ai protagonisti di una favola zoomorfa. Il viaggio subacqueo e poi il volo, la ricerca ossessiva della possibilità di levitare e alzarsi da una terra che ha una propria durezza e rude concretezza, appartiene a pieno titolo all’immaginario degli scrittori della pianura che avvertono, forse più di altri, l’impulso di staccarsi dal quotidiano e dalla realtà. Nell’irrealtà del viaggio si avverte comunque la necessità di avere un ancoraggio a terra, al conforto delle cose familiari, ai rapporti affettivi, alla solidarietà e all’amicizia. E una condizione narrativa comune agli scrittori di questa parte di territorio, quella di dare un senso propositivo, un significato attuale all’avventura, alla favola che si svolge sulla terra, nei corsi d’acqua e nei cieli della pianura cotta dal sole. Anche il vigile urbano Emiliano Poletti, che all’inizio del racconto è irrigidito dal suo bisogno irrefrenabile di far rispettare la legge in modo pedante, finisce, quasi a propria insaputa, per essere immerso in un sogno. Tinarelli, trascinandolo in volo, lo porta a sperimentare atterraggi, incontri e riflessioni, con una misura discreta di meraviglioso e reale.
